Calmate subito gli animi e non preoccupatevi, in nessun modo vi ritroverete da un giorno con l’altro con il conto corrente chiuso, soprattutto se non avete fatto “nulla di male”, l’applicazione di quanto discusso avviene davvero molto raramente.
Fino a qualche mese fa, nel momento in cui la banca voleva chiudere unilateralmente dei conti correnti, si ritrovava costretta ad inoltrare la richiesta ad un giudice, attendere la valutazione del caso e l’esito, inviare la notifica al cliente e, trascorso il tempo necessario, terminare la procedura.
Consapevoli di trovarsi dinnanzi un meccanismo da oliare e velocizzare, gli uomini al governo hanno pensato di snellire la procedura, permettendo alle banche di chiudere i conti correnti senza richiedere la valutazione del giudice. D’ora in poi, infatti, basterà solamente inviare una notifica al cliente almeno 30 giorni prima dell’attuazione per mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno.
Gli unici casi in cui può essere attivata la procedura riguardano reati finanziari o inadempienze economiche; in primis, se il cliente è sotto indagine, la banca ha pieno diritto di congelare tutto il denaro, almeno fino al termine del processo. In alternativa, se il conto fosse costantemente in negativo e continuassero a giungere richieste di pagamento, potrebbe decidere di prestare denaro al consumatore (e poi applicare gli interessi) o interrompere qualsiasi accordo.