Il turismo in Italia ha subito una drastica flessione nei 2 mesi di lockdown. Se consideriamo che le restrizioni hanno coinciso con le vacanze di Pasqua, il ponte del 25 aprile e quello del 1 maggio si capisce che il turismo Italiano ha iniziato il 2020 nel peggiore dei modi. Il 18 maggio il paese ripartirà per la delicata fase di convivenza con il virus e lo farà alle soglie di un altro importante appuntamento per il turismo nostrano; la tanto desiderata estate.
Con le città d’arte, il mare, la collina e la montagna, l’Italia conta migliaia di strutture dedicate al turismo che non potrebbero sopportare a lungo la mancanza di prenotazioni. Anche se l’idea di fare le vacanze “a casa propria” quest’anno più che mai alletta molti connazionali, restare “chiusi” potrebbe non garantire la sopravvivenza di tutte le nostre strutture.
Secondo forti certissime di Repubblica, il DPCM che verrà varato nelle prossime ore dal Governo
prevede la riapertura dei confini Nazionali dal 3 giugno. I Ministri Amendola, Franceschini e Di Maio mirano, con questa iniziativa, ad aumentare i flussi turistici in vista dell’estate, rimettendo in moto un indotto che per il nostro Paese vale tanti soldi.L’accesso nel nostro Paese sarà valido per tutti i cittadini della Comunità Europea e dell’area Schengen, comprese Svizzera e Monaco. Il passaggio fondamentale di questo provvedimento riguarda la quarantena obbligatoria. Infatti non occorrerà per chi proviene dall’estero porsi in quarantena obbligatoria e preventiva come da prassi. Sarà compito dell’agenzia Ue per le malattie monitorare il territorio bloccando, là dove ce ne sarà bisogno, il flusso tra aree con alta densità di contagio. Sinceramente ci sembra un po poco. Resteranno invece chiuse, fino al 15 giugno, le frontiere europee con il resto del mondo. Nella prima settimana di giugno la Commissione Europea deciderà se togliere questo ultimo blocco oppure prolungarlo.