Ultimamente la Polizia Postale ha diramato un allarme che indica la presenza sempre più massiva di contact center. Possono chiamare dall’estero tramite i canali britannici e tunisini ora scoperti a rischio oppure da semplici numeri di telefono fissi e mobili italiani.
Ogni giorno il numero di truffatori cresce e bisogna fare molta attenzione per non cadere in trappola. Ecco cosa potrebbe succedere e, nei limiti del possibile, come evitarlo per non incappare in spiacevoli conseguenze.
Molti di noi hanno imparato la lezione. Usiamo la Black List sul numero fisso oppure un sistema di filtraggio come TrueCaller per tenere a bada scocciatori e presunti operatori di telemarketing.
In altri casi, ad ogni modo, non è così semplice in quanto il database potrebbe non essere aggiornato oppure i truffatori potrebbero agire in proprio con SIM e numeri anonimi. In genere chiamano in fasce orarie in cui siamo più vulnerabili alle richieste. Propongono offerte
clamorose oppure un cambio gestore per promo di telefono fisso e mobile.In una buona percentuale dei casi alcuni clienti si sono ritrovati con doppia bolletta oppure impossibilitati all’uso di chiamate, Internet ed altri servizi di fonia causa una modifica inattesa del piano tariffario.
All’operatore che sta all’altro capo della cornetta è sufficiente un semplice “sì o no” pronunciato ingenuamente dall’utente contattato. Tanto basta per attivare un qualche profilo e dunque un contratto nascosto. Quando la telefonata si chiude, infatti, il malfattore prende la registrazione della nostra voce e la inserisce opportunamente nel sistema atto alle richieste per portabilità ed attivazioni.
Consigliamo di non pronunciare mai le parole chiave che servono per richiedere l’adesione ad un qualsiasi piano tariffario. Limitarsi invece a declinare cordialmente la telefonata.