Ragionando sul fulcro della situazione appare evidente come una rete lenta non possa avere più posto nelle vite dei consumatori. A supporto del basico 2G per chiamate vocali ed SMS troviamo il 4G LTE ben radicato e distribuito in maniera omogenea tra utenti reali e virtuali.
In tutto questo forte sarà l’azione del neonato 5G Network che con servizi innovativi e maggiore spunto di banda assumerà l’attuale 4G quale operatore in seconda al posto della rete di terza generazione. Sembra non ci sia più alcun motivo per mantenere attiva una rete che non apporta più alcun beneficio tecnico e che alimenta anche i timori dei salutisti in merito all’esposizione al campo di radiazioni. Ecco i dettagli.
Il piano strategico degli operatori consta nel progressivo spegnimento del segnale 3G. Ad oggi sono poche le zone e gli utenti che si servono di tale standard di rete. Rappresenta una sorta di pezza ai down della rete Internet ad alta velocità. E nulla di più.
Il vero salto di qualità si registrerà nel momento in cui la competizione commerciale sul 5G sarà tale da garantire un utilizzo sempre più capillare dei sistemi. Nessun problema per la copertura con massima velocità per bandwidth di download ed upload su dispositivi mobile e domestici.
Il 4G ha allineato i costi su un piano ragionevole e chi cerca quel qualcosa in più’ si orienta sul 5G che vede TIM e Vodafone in prima linea con le loro prime rispettive offerte. La rete 3G sembra non avere più un futuro nonostante le recenti polemiche abbiano diffuso il malsano ed infondato timore che il 5G possa essere causa dei tumori e dei problemi di salute insorti per il Coronavirus.