Nelle ultime settimane gli stati nazionali aderenti alla moneta unica si sono riscoperti deboli di fronte allo sforzo economico per fronteggiare la pandemia da Coronavirus. Le agitazioni politiche e le polemiche interni all’Unione europea sulla definizione operativa del MES e sugli eurobond sono la prova che l’Euro è più che mai in crisi. Ovviamente c’è già chi alimenta la fiamma del ritorno alle valute nazionali.
Il dibattito è stato recentemente inasprito dalla Germania stessa, visto che una sentenza della corte costituzionale tedesca ha messo in discussione la politica monetaria della BCE in merito alla gestione degli aiuti agli stati. Ad ogni modo un sito esperto di finanza come Bloomberg ha ipotizzato che la moneta unica è in crisi proprio per il fatto che sono gli stessi stati come Germania e Francia a difenderla con meno dedizione di prima.
Viste anche le performance dell’Euro sui mercati valutari, rispetto soprattutto al dollaro USA, molti analisti hanno iniziato a perdere fiducia nella moneta unica. Dall’inizio dell’anno la moneta continentale ha perso ampio terreno contro il dollaro, tanto che la quotazione a confronto è scesa sull’1,06. Gli analisti finanziari USA hanno di conseguenza deciso che le previsioni sulla ripresa dell’euro per tutto il corso del 2020 non saranno rosee
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