Vi abbiamo parlato spesso di come sia in qualche modo sconveniente e pericolo tenere fermi i soldi sul conto corrente, e oggi ci focalizzeremo su tre errori molto comuni che rovino i nostri risparmi. Ora è vero che una certa liquidità può essere sempre utile per far fronte a situazioni come piccole o grandi emergenze sanitarie o spese impreviste, ma troppi contanti fermi senza maturare interessi sono uno spreco.
Questo è infatti un primo errore che moltissimi correntisti italiani fanno ogni giorno, forse perché convinti che lasciarli fermi sia meglio che investirli in qualche capitale di rischio in borsa. Tuttavia una scelta che può sembrare conservativa genera una lenta ed inesorabile erosione dei vostri soldi a causa dei costi di gestione del conto o delle imposte governative.
Soldi sul conto corrente: ecco 3 errori che rovinano i risparmi
Se non siete ancora convinti di ciò che vi diciamo, e a questo punto se avete già letto articoli del genere siete un po’ duri di orecchie, basta considerare che c’è un altro aspetto che erode piano piano il vostro capitale a risparmio. Il problema è l’inflazione, e questo nemico del credito non lo percepiamo mai realmente nelle nostra vita.
Il costo del denaro infatti è nello specifico uno dei maggiori nemici del denaro stesso, ovvero è un tasso che alzandosi riduce il potere d’acquisto dei nostri soldi da qui a qualche anno. Dunque, per essere chiari, se 1.000 euro oggi vi garantiscono una settimana di vacanza con tutti i confort, fra 5 anni con quei soldi fermi sul conto corrente magari ci comprerete solo un weekend al mare.
Ultimo ma non meno importante c’è da considerare che il Governo guarda con appetito ai vostri risparmi, soprattutto se avete cifre considerevoli sul conto. Rispetto agli investimenti, ai fondi o altre forme di movimentazione del denaro, le giacenze sui conti sono le prime attaccate dal Fisco in caso di crisi economica profonda. Le cosiddette tasse patrimoniali in Italia ci sono state e ci potranno essere ancora.