Nonostante in molte nazioni d’Europa e del mondo i lockdown causati dall’emergenza sanitaria Coronavirus si stanno allentando, le norme di distanziamento sociale continuano ad essere all’ordine del giorno. Nelle precedenti settimane l’importanza di chat di messaggistica come WhatsApp è stata determinante.
Grazie a WhatsApp, tra una conversazione, una videochiamata o una chiamata è stato possibile restare in contatto con le persone più care del quotidiano, nonostante i vincoli sugli spostamenti territoriali. La piattaforma si è comportata come una vera e propria piazza virtuale.
La conseguenza dell’uso sempre più costante di WhatsApp è stato un drastico aumento nel numero delle interazioni. La quantità dei messaggi inviati è aumentata tanto da intimorire gli sviluppatori per un possibile crash del servizio.
L’attenzione principale è rivolta ai server. Lo stesso Mark Zuckerberg è intervento sull’argomento, sottolineato come il rischio blackout sia tutt’altro che remoto. Qualora dovessero continuare ad aumentare i messaggi in maniera esponenziale, i problemi potrebbero essere seri.
I numeri sono quanto mai emblematici. In base a quanto raccontano i dati, il traffico di WhatsApp è su vette da record. Considerando che nell’arco di un anno, il picco massimo dei messaggi viene raggiunto tradizionalmente al 31 Dicembre, con l’emergenza Coronavirus questo picco è stato già più volte superato nel corso del 2020.
Al fine di proteggere al massimo il servizio, da qui alle prossime settimane, gli sviluppatori della chat potrebbero introdurre piccole ma significative restrizioni nell’utilizzo di WhatsApp. Ad esempio, già da qualche giorno è disponibile un nuovo modello per la condivisione video.