Nel corso delle ultime settimane si è spesso parlato dell’ipotetico impatto negativo che potrebbero avere i condizionatori sulla diffusione del Covid-19. Sono molteplici, quindi, le persone che ad oggi si domandano se accendere o meno i climatizzatori nelle zone chiuse sia una mossa giusta. Per far chiarezza sulla questione è quindi intervenuto
Alessandro Miani, attuale presidente SIMA (Società Italiana di Medicina Ambientale), il quale ha affermato quanto segue:
“Negli ambienti confinati aperti al pubblico, seguire le norme di distanziamento e usare tutti la mascherina è doveroso, ma al contempo non possiamo trascorrere i prossimi mesi estivi soffrendo il caldo nelle nostre case o sul posto di lavoro, è quindi necessario seguire poche semplici regole che ci consentano di usare i nostri impianti in sicurezza”
Ma quali sono queste regole da rispettare? Scopriamole di seguito.
Coronavirus e Climatizzatori: ecco le semplici regole da rispettare per evitare la diffusione del virus
E’ chiaro che i climatizzatori, se usati in maniera scorretta, possono diventare un mezzo di diffusione del nuovo Covid-19. Con l’avvicinarsi dell’estate, però, inizia ad aumentare la necessità di accendere gli impianti di raffreddamento. Secondo la SIMA, quindi, è possibile farlo ma bisogna seguire le seguenti regole:
- Lavare con acqua e sapone i filtri degli Split ed igienizzare le parti più esposte del climatizzatore.
- Fare attenzione ai motori esterni. Se questi sono disposti a livello strada, e quindi esposti a possibili colpi di tosse e starnuti, bisogna utilizzare gli impianti di climatizzazione con cautela. Inoltre è fortemente consigliato effettuare una sanificazione dell’apparato, usufruendo in tal caso di una ditta esterna.
- Posizionare gli Split verso l’alto e non direttamente verso le persone.
- Mantenere un tasso di umidità tra il 50% ed il 70% in estate e tra il 40% ed il 60% in inverno.