Equitalia è una società rinominata per il suo incarico di riscossione dei tributi, ma ormai non ha più questo compito perché ad avere questo nuovo ruolo è proprio il Fisco con dei poteri molto più ampi. In rete, infatti, non si fa altro che parlare di questo nuovo compito e le varie fake news sul prelievo forzoso del conto corrente alimentano ansie e preoccupazioni.
Il pignoramento del conto corrente può avvenire in alcuni casi, ma fortunatamente non si tratta di un’operazione che avviene periodicamente. Eccovi svelato nello specifico tutti i dettagli qui di seguito.
Fisco e pignoramento del conto corrente: ecco tutte le informazioni
Come anticipato precedentemente, a prendere il comando è ormai il Fisco che può effettuare innumerevoli operazioni e, tra le tante, anche quella del pignoramento del conto corrente. Questa procedura è decisamente differente rispetto a quella effettuata da Equitalia perché, ad esempio, non è più necessario la presenza di un giudice per legittimare l’operazione. Si tratta di una procedura che può essere avviata soltanto in casi estremi e se il titolare del conto corrente ha sul saldo abbastanza soldi per risanare l’intero debito.
Il Fisco offre al contribuente l’opportunità di scegliere la via che più rispecchia le proprie esigenze perché può scegliere tra:
- Una rateizzazione per risanare il debito;
- saldare in una sola soluzione;
- procedere con il pignoramento del conto corrente.
Prima di scegliere il contribuente ha un tempo massimo di ben sessanta giorni e per coloro che non hanno preso una decisione terminato il tempo massimo, il Fisco, procedere con il prelievo forzato del conto corrente. La procedura è poco frequente proprio perché il contribuente ha molto tempo a disposizione per trovare una soluzione adatta.