Più frequenti e più estreme: le tempeste solari potrebbero essere più pericolose di quanto immaginassimo. Ciò che noi percepiamo di questo fenomeno sono, ad esempio, le aurore boreali, ma questi eventi spettacolari rappresentano soltanto una delle manifestazioni possibili per un processo che avviene sulla superficie del Sole molto più spesso di quanto non si credesse in precedenza.
Normalmente ciò che causa la formazione delle tempeste solari sarebbe l’interazione tra lo scudo magnetico della stella e le particelle elettriche, dando vita a flussi di energia che percepiamo anche dalla Terra con il fenomeno suddetto.
D’altra parte, simili esplosioni di energia risultavano piuttosto rare, tanto da poter essere osservate solo occasionalmente. Uno studio condotto da diversi scienziati in tutto il mondo e riassunto da un paper pubblicato su Geophysical Research Letters avrebbe invece smentito questa convinzione, dimostrando quanto questi eventi possano essere decisamente frequenti e anche molto pericolosi nelle loro manifestazioni più estreme.
Come possono interferire queste tempeste magnetiche con la vita sulla Terra? Vi sono diversi modi, ma il principale risultato corrisponde a danni ingenti alle strumentazioni elettriche come anche l’interruzione nell’approvvigionamento di corrente elettrica. E di queste “super” tempeste, ad oggi, se ne sono registrate ben 6, una ogni 25 anni.
Su un periodo di tempo che prende in considerazione gli ultimi 150 anni di osservazioni astronomiche del fenomeno, ben 42 volte si sono verificate tempeste solari gravi, e di queste 6 sono state particolarmente funeste.
Al tempo stesso, non vi è un ciclo o una precisa frequenza che possa individuare quando certi fenomeni potranno avvenire: il più delle volte non si è realmente preparati ad affrontarli, e il fatto che si presentino con maggior intensità e cadenza lascia presagire una maggiore attenzione e preoccupazione con cui si dovrebbe guardare all’evento.