La notizia, riportata da diverse fonti, è stata comunicata a margine del seminario tecnico cui ha partecipato anche Sky Italia. Ecco quali saranno i prossimi cambiamenti per i clienti.
Dopo la notizia voluta circa l’introduzione del DVB T2 in Italia è il turno di Sky che con la soluzione DVB-S2 conta di perseguire lo step evolutivo tanto atteso dei cultori dell’altissima definizione. Il codec attualmente in uso (MPEG 2) cederà il posto all’algoritmo di compressione di tipo MPEG 4 in grado di trasmettere più canali usando la stessa larghezza di banda.
Ad oggi i decoder Sky in possesso dagli italiani sono per la maggior parte compatibili ma potrebbe sorgere qualche piccolo problema di ricezione nell’ipotesi in cui si sia detentori di vecchie soluzioni non aggiornate.
Le prestazioni ottenute con questo nuovo sistema di trasmissione sono tangibili. La riduzione nell’uso della banda è significativa con un 30% di risparmio a parità di potenza di trasmissione per il segnale emesso. Se a questo aggiungiamo anche il nuovo MPEG-4 AVC, otteniamo un altro importante vantaggio. Questo si traduce nella possibilità di usare meno trasponder per gli stessi canali portando lo stato di attività da 24 a 23.
Gli utenti che passano al DVB-S2 devono cambiare decoder Sky nel caso di vecchie componenti analogiche. Per la restante parte, invece, non sarà richiesto alcun intervento con la modifica che resta a carico della compagnia per i canali da trasmettere. Liberando il trasponder si potrà eventualmente scegliere di ricevere ulteriori trasmissioni da altre piattaforma satellitari come, ad esempio, Tivùsat.