Sono strumenti fondamentali dopo l’apertura della Fase 2 in Italia, dove gli spostamenti si sono amplificati sotto la concessione del Governo Conte. Il medico del lavoro e ricercatore all’Università di Milano-Bicocca, Michele Riva, spiega che:
“Ormai i dispositivi di protezione individuale non rappresentano più una novità a cui prestiamo attenzione nell’uso quotidiano: questa consuetudine ci ha instillato un falso senso di sicurezza”.
Detto questo scopriamo i consigli fondamentali per usare al meglio i DPI.
Secondo il parere di Carlo Perno, docente di microbiologia e virologia all’Università Statale di Milano, la mascherina chirurgica riduce di un quinto il rischio di contagio se mantenuta integra, non usurata e non umida. Nel momento in cui la si indossa deve coprire naso e bocca
. Per gli uomini un ulteriore ammonimento arriva in caso di barba lunga ed incolta. In tal caso è necessario che il dispositivo abbia la massima aderenza al volto. Una volta tolta è necessario arearla se ancora in buone condizioni prima di poterla riutilizzare. Da evitare il contatto con altri indumenti o con locali non predisposti alla sanificazione.Il personale di saloni da acconciatura o di estetica dovrebbero indossare anche la visiera per evitare ogni possibile contatto con il cliente. Tale soluzione funge da barriera fisica alla diffusione del virus che potrebbe trasmettersi tramite la saliva. A fine turno il dispositivo dovrebbe essere maneggiato con cura. Da evitare il contatto diretto con la visiera trasparente che andrà pulita con acqua e sapone ed alcool denaturato.
Per quel che riguarda i guanti monouso è stato detto che: “se usati in maniera scorretta possono addirittura favorire il contagio”. Secondo l’eminente virologo, infatti, è indispensabile non toccare volto ed occhi poiché si corre il rischio di veicolare il virus. Meglio cambiarli spesso oppure non utilizzarli avendo cura di lavarsi spesso le mani.