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Airbus: trafugati dati e rubate 2200 carte di credito su Easyjet

EasyJet si rende partecipe di un autentico scandalo le cui dinamiche sono state oggetto di discussione all’interno del portale The Register. Qui si riporta una notizia allarmante che coinvolge ben 9 milioni di persone ingiustamente coinvolte nel furto dati e carte di credito.

La compagnia low-cost britannica è stato oggetto di un attacco informatico sofisticato che ha trafugato indirizzi email ed informazioni sui viaggi programmati dai clienti. La maggior parte di questi non sono coinvolti nel furto della carta di credito ma l’azione ha comunque concesso alcuni privilegi agli hacker. Ecco cosa è successo.

 

Easyjet: scandalo in alta quota dopo il ladrocinio di dati e carte di credito

La compagnia aerea insiste sul fatto che i dati dei passaporti non siano finiti in mano agli esperti hacker reduci da un attacco senza precedente. Ma sta di fatto che il furto c’è stato e diverse migliaia di clienti sono stati esposti ad una minaccia che ha costretto al blocco delle carte di credito per rilevata effrazione. Con ogni probabilità i malfattori hanno ottenuto i codici carta

con IBAN ed eventuale numero segreto CVV a tre cifre. Al momento nessuna dichiarazione ufficiale in merito al furto.

Chi pensa di essere coinvolto nella vicenda dovrebbe necessariamente cambiare password e controllare eventuali transazioni sospette sul proprio conto. Le persone coinvolte nella vicenda saranno comunque contattate personalmente dalla compagnia tramite email allo scopo di ridurre il rischio di phishing ed altri generi di truffe.

Alan Woodwar, professore dell’università di Surrey ha voluto fare una riflessione postuma all’attacco:“Come mai sono state sottratte solo 2000 carte di credito?”. Si pensa, infatti, che il furto possa essere avvenuto a monte del sistema e quindi già all’atto della registrazione sul sito che, in luogo di tale considerazione, potrebbe essere risultato già compromesso prima dell’attacco. Ovviamente sono soltanto ipotesi ancora da verificare. Osserveremo nei prossimi giorni la reazione del pubblico e della società.

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Pubblicato da
Domenico