Si chiama Guardian G-Volt, e ci verrebbe da dire che non poteva esistere nome migliore per lo strumento che attualmente si sta rivelando il miglior guardiano alla protezione della salute individuale e collettiva.
Eppure la sua messa in commercio potrebbe non essere sufficientemente tempestiva per contribuire a contrastare questa situazione di emergenza sanitaria a livello mondiale. D’altronde, non si possono certo biasimare gli scienziati che hanno lavorato a questo progetto per oltre 5 anni, presso la LIGC Applications, e che hanno fatto di tutto per depositare il brevetto nel minor tempo possibile, accelerando notevolmente gli sforzi compiuti nella ricerca.
Il prodotto finale, però, è straordinario: un concentrato di tecnologia e sapiente uso dei materiali che rendono questa mascherina la più sicura al mondo.
Il tasso di filtrazione risulta altissimo se paragonato alle mascherine – naturalmente si parla di quelle d’uso comune – utilizzate dai cittadini in questi giorni, che presentano una percentuale di successo fino al 95%.
La Guardian G-Volt, invece, raggiunge il 99% di efficacia contro microrganismi aventi un diametro superiore a 0,5 micron, percentuale che si abbassa di poco per i germi con dimensione inferiore.
Ma cosa la rende così letale? La raffinata rete in grafene, materiale naturalmente antibatterico, può essere di volta in volta sterilizzata grazie ad una scarica elettrica a bassa tensione, che si propaga in tutta la trama andando a neutralizzare qualsiasi minaccia intrappolata al suo interno. In questa maniera si può riutilizzare pressoché all’infinito, ricaricandola con un semplice cavo USB fornito in dotazione.