WhatsApp è diventato il Gazzettino della disinformazione e delle truffe. Vista la sua amplia platea di pubblico (oltre un miliardo e mezzo di utenti) rappresenta il paradiso degli hacker che puntano sull’ingenuità dei meno cinici. Oggi si parla del buono Ikea che pare possa concedere random uno sconto da 250 euro da poter usare presso i negozi dislocati nel territorio italiano.
Il messaggio che sta girando all’interno delle chat e dei gruppi è da ritenersi l’ennesima fake news all’ordine del giorno. Parecchi ci stanno cascando con conseguenze devastanti. Sembrerebbe che tale manovra sia stata giustificata da uno stimolo necessario per incentivare la ripresa economica dopo il lockdown. Ma non è altro che fumo negli occhi. Scopriamo di più.
Truffa Ikea su WhatsApp: attenti al pericoloso messaggio
Dopo il rischio cui molti utenti stanno incorrendo a causa della truffa della foto arriva una seconda minaccia a minare la nostra tranquillità. La bufala verte su un coupon Ikea ipotizzato da una nuova comunicazione in transito presso i numeri degli utenti. Chi è stato contattato dai truffatori è stato avvertito di una ipotetica nuova iniziativa.
Si tratta dell’ennesimo tentativo di pharming cui si giunge tramite un link sospetto che ricalca le sembianze del sito ufficiale di riferimento. La società svedese non ha niente a che fare con la questione tanto che il questionario informativo che ruba dati sensibili e del conto corrente è stato segnalato dalla Polizia Postale come appartenenti a terzi.
In merito alla questione è intervenuto anche il Presidente dell’Associazione Codacons, Marco Donzelli, che in una sua invettiva sancisce:
“Se questo tipo di messaggio fosse capitato solo prima di Natale, la reazione sarebbe stata quella di prenderla come una “bufala”. Il messaggio del solito bontempone che cerca visibilità prenoti buoni gratis. Lo scenario, ora, invece è totalmente cambiato: in piena pandemia e in emergenza economica, in un delicatissimo momento in cui le persone fanno fatica non solo a tirare un bel mese ma a mettere il pasto sulla tavola, la promessa di un sostanzioso buono spesa (del valore di 250 euro) fa, sicuramente, gola a tutti. La truffa è resa ancor più meschina in quanto gli sciacalli si stanno approfittando dello stato di bisogno degli italiani, fragili e in piena crisi economica”.