Una delle notizie più importanti delle ultime settimane, per quanto riguarda il mercato degli smartphone, è sicuramente la situazione che si è venuta a creare tra Huawei, gli Stati Uniti e TSMC. Il produttore taiwanese di semiconduttori si trova in mezza alla disputa tra il governo americano e il colosso cinese. Da una parte si trova uno dei suoi migliori clienti, dall’altra c’è una proposta allettante.
Gli Stati Uniti vorrebbero aiutare TSMC a mettere in piedi un impianto di produzione su suolo americano, in Arizona. La contropartita sarebbe smettere di produrre chip per Huawei. Questo è ovviamente un problema, molto di più della perdita della licenza Android. Detto questo, il prossimo processore di punta, il Kirin 1020, sembra essere salvo.
Le sanzioni imposte dagli Stati Uniti che potrebbero impedire la produzione dei chip sembra che si attiveranno solo per la prossima generazione. I chip prodotti con un’architettura a 7 nm, ma anche a 5 nm, sono al sicuro. Questo implica che il chip in programma per la prossima serie top di gamma è salvo.
Allo stato attuale delle cose quindi, il Kirin 1020 verrà fatto da TSMC e sarà il cuore pulsante degli smartphone della serie Mate 40. Questi dovrebbe stupire il mercato e spingere Huawei verso un nuovo ciclo di vendite, forse l’ultimo prima di un periodo buio dovuto dalla crisi geo-politica tra gli Stati Uniti e la Cina, quella che ormai sta venendo definita come una nuova guerra fredda. In ogni caso, potrebbe ancora succedere di tutto.