Il Fisco, grazia ad una nuova clausola, introduce il prelievo forzato dei fondi a ragion veduta. La manovra rispecchia effetto attuativo nel momento in cui il cliente si dice reticente nei confronti delle tasse che, in un modo o nell’altro, dovranno essere sanate ed onorate nella misura richiesta.
I nuovi accordi sanciti dal Decreto Bilancio 2020 cementano le procedure anti – evasione che concedono il privilegio di un intervento più rapido nei confronti di coloro che rifiutano il pagamento delle imposte. Lo snellimento procedurale comporta l’accesso rapido ai dati completi per lo stato contributivo che viene ora usato come mezzo per onorare i debiti contratti.
In ben determinate circostanze è lecito parlare di pignoramento del conto corrente ad opera dell’Agenzia delle Entrate.
La soluzione di recupero credito si rafforza ai sensi dell’articolo 491 del codice civile con l’inclusione di una nuova clausola di salvaguardia finanziaria. Lo spazio di manovra del Fisco aumenta in relazione all’estinzione dei debiti contratti dai contribuenti.
Secondo quanto definito di recente è lecito pensare ad un’azione diretta e mirata senza l’interferenza di un giudice mediatore. Sta di fatto che gli agenti fiscali possono propendere al blocco del conto corrente in modo autonomo dopo un lasciato avviso di pagamento che concede una notifica di 60 giorni prima dell’azione fiscale di analisi e prelievo dell’ammontare richiesto.
Pertanto è bene considerare il fatto che le tasse, in un modo oppure nell’altro, andranno pagate.