Un argomento fonte di accesi dibattiti in questa prima parte del 2020 è stato sicuramente il 5G, la nuova rete dati che presto arriverà come standard ha infatti acceso numerose discussione in merito la sua sicurezza legati al timore di molte persone riguardo l’esposizione ad onde elettromagnetiche ad alta frequenza.
In molti infatti temono questa esposizione possa portare a danni alla salute legati ad alterazioni che le onde elettromagnetiche potrebbero recare alle cellule dell’organismo.
Nonostante numerose pubblicazioni hanno sancito la non pericolosità del 5G, alcuni utenti, sopraffatti dalla paura hanno compiuto gesti estremi, arrivando a distruggere dei ripetitori per il 3G/4G confondendoli per antenne votate al 5G.
Proprio questo è il caso ad esempio di Montecodoro, un paese in provincia di Caserta, che ha visto le proprie antenne per la rete dati ridotte in cenere a causa di un utente che in preda all’ansia e alla paura ha deciso di fare terra bruciata delle antenne.
Come sono costruite le antenne 5G ?
Le antenne 5G presentano molte analogie con quelle delle generazioni precedenti ma anche alcune differenze, ovviamente dovute alla differente architettura di rete che caratterizzerà la nuova connessione di quinta generazione.
Infatti la nuova rete dati sarà basata su un diverso funzionamento, il principio si chiama beamforming e sfrutterà delle antenne di tipo mMIMO.
Questa nuova modalità di distribuzione del segnale consentirà di direzionare le onde di connessione e creare un focus preciso sul dispositivo fisico, in tal modo non avremo più un distribuzione omogenea su larga scala bensì la rete verrà ottimizzata concentrata in modo preciso su ogni dispositivo.
Questa nuova architettura è resa possibile da antenne con un maggior numero di pilastri ed emettitori di onde con una più ampia superficie, dal momento che per poter gestire un alto numero di dispositivi in modo indipendente e fine, sono necessarie numerosissime celle di connessione aggregate in array, che appunto richiedono ampie superfici.
Ci teniamo a sottolineare che compiere gesti estremi e rischiosi è privo di alcun senso dal momento che, come abbiamo già scritto in altri articoli, il 5G non è pericoloso e non esistono studi specifici che attestano il contrario.