Può capitare che una fabbrica produca serie di auto difettose. Basta una semplice svista per causare gravi problemi agli automobilisti. Questo è stato il caso di Renault e Ford che hanno rappresentato l’apice dello scandalo cui si sono recentemente aggiunti anche Toyota ed Honda. Ecco quali sono le auto a rischio e cosa potrebbe succedere.
Renault e Ford artefici dello scandalo: problemi anche per Toyota ed Honda a rischio incidenti
Un consumo di olio decisamente anomalo riguarda 400000 auto Renault per le quali è potenzialmente possibile incorrere nella rottura del motore. La casa madre principale e le sue succursali sono state coinvolte in una vicenda di portata internazionale cui è seguita anche la casa americana Ford Motors che registra 300000 vetture problematiche. In questo ultimo caso il problema risiede nei sensori che non riescono a leggere i dati di eventuali perdite di acido per le batterie.
Non meno gravi i problemi rilevati per le nipponiche Honda e Toyota per le quali si parla di airbag pericolosi. Seppur con dinamiche diverse, infatti, si pone accento sulla mancata apertura delle sacche di protezione che risentono di interferenze elettriche e mancate aperture. Le due società hanno disposto il richiamo delle auto
in concessionaria per l’analisi e l’intervento di manutenzione straordinaria.
A seguire l’elenco delle auto a rischio indicate dagli esperti.
Renault (motore 1.2 TCe 115, 120 e 130 ch)
- Captur
- Clio 4
- Kadjar
- Kangoo 2
- Mégane 3
- Scénic 3
- Grand Scénic 3
Dacia (motore 1.2 TCe 115 e125 ch)
Mercedes (motore 1.2 115 ch)
Nissan (motore 1.2 DIG-T 115 ch)
Toyota
- Corolla immatricolate nel periodo compreso tra il 2011 e il 2019
- Matrix immatricolate tra il 2011 e il 2013
- Avalon, ibride e non, immatricolate tra il 2012 e il 2018
Honda
- Accord immatricolate tra il 1998 ed il 2000
- Civic immatricolate tra il 1996 ed il 2000
- CR-V immatricolate tra il 1997 ed il 2001
- Odyssey immatricolate tra il 1998 ed il 2001
- EV Plus immatricolate tra il 1997 ed il 1998.