Dopo un paio di anni dalla nascita del servizio Conciliaweb ad opera di AGCOM, la piattaforma dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nata nel 2018 ha consolidato il suo lavoro di risoluzione delle controversie tra consumatori e operatori di telefonia, Internet e Pay Tv.
Una piattaforma dall’interfaccia essenziale, veloce nel caricamento e priva di fronzoli, dove l’informazione è il centro e l’utente si trova nella condizione di avviare un procedimento interamente telematico di conciliazione con pochi click. Come metodo per dirimere questioni spinose non è ancora abbastanza sfruttato dagli utenti in realtà, nonostante abbracci alcuni tipi di controversie tra utente e operatore tra i più diffusi.
Denunce a Tim, Wind, Tre e Vodafone: come sfruttare Conciliaweb
Ma come funziona Conciliaweb? Ad esempio se una conciliazione con TIM, Wind Tre, Vodafone o Fastweb ha esito positivo viene redatto un verbale in cui si prende atto dell’accordo che conclude la controversia. Diversamente, se l’accordo salta su tutti o solo su alcuni dei punti controversi, il conciliatore attesta l’esito negativo dell’iter sempre tramite verbale.
Essendo chiamati in causa il Co.re.com e l’Autorità Garante nella definizione della controversia, l’utente può chiedere il reinstradamento del procedimento a condizione che non siano decorsi più di tre mesi dalla data di conclusione del tentativo di conciliazione. Infine, può sempre fare ricorso alla giustizia ordinaria.
Sul portale Conciliaweb ad oggi si possono dibattere casi su:
- omessa o ritardata cessazione del servizio a seguito di disdetta o recesso
- attivazione di servizi non richiesti da parte dell’operatore;
- addebiti per traffico in roaming europeo e internazionale;
- addebiti per servizi a sovrapprezzo;
- errato o omesso inserimento dei dati negli elenchi pubblici;
- restituzione del credito residuo;
- restituzione del deposito cauzionale;
- spese relative al recesso o al trasferimento dell’utenza ad altro operatore;
La conciliazione a seconda della materia si può svolgere anche in videoconferenza, laddove utente e gestore possono accedere a una stanza virtuale riservata. Qui ha luogo l’udienza tra le parti, che intervengono personalmente o farsi rappresentare da soggetti delegati.