WindTre ha deciso di sfidare l’AGCOM e il tribunale italiano non conformandosi ancora alla norma del modem libero. Nonostante il regolamento europeo sia in vigore da aprile 2016 per tutti i contratti di fornitura internet su linea fissa, diversi utenti dell’operatore lamentano di non poter scegliere il router, oppure denunciano che alla chiusura dei contratti gli vengono addebitati i costi relativi di quelli in comodato d’uso.
Attualmente chi sceglie il modem brandizzato WindTre riceve uno Zyxel 8825 del valore commerciale al di sotto dei 100 euro, e tuttavia il beneficio delle piccole rate in comodato d’uso fa lievitare il costo finale dell’apparecchio a un totale di circa 288 euro. Un salasso che AGCOM non riesce a fermare nonostante aver dichiarato illegittima la pratica e che gli utenti continuano a denunciare per richiedere rimborsi.
Dal canto loro, i vertici di WindTre sono convinti di essere nel giusto altrimenti non sfiderebbero così la sorte e le ire dei clienti, i quali nel frattempo intentano pratiche di risarcimento di tutte le rate pagate, ottenendo solo dopo lunghi sforzi e spese accessorie il maltolto
dall’operatore arancione.Se volete interrompere il contratto potete farlo via PEC o posta raccomandata agli indirizzi che si reperiscono facilmente online, ma spesso capita che WindTre non solo non dia alcun riscontro alle comunicazioni degli utenti ma intima il pagamento delle fatture minacciandoli di ricorrere alle vie legali.
Tuttavia da un paio d’anni AGCOM ha messo a disposizione degli utenti la piattaforma Conciliaweb per dirimere le controversie con gli operatori di telefonia. Al momento riteniamo che il ricorso al sito sia la soluzione migliore se tutte le comunicazioni con WindTre siano fallite.