Fino a qualche tempo fa, l’iter che le banche dovevano seguire per ottenere il suddetto risultato era davvero molto lungo; dopo aver verificato un’infrazione del regolamento sottoscritto in fase di attivazione, dovevano presentare l’intera documentazione ad un giudice, attendere il suo giudizio (l’intervallo temporale era molto lungo, conoscendo i tempi della Giustizia italiana) e poi provvedere all’invio della notifica al cliente.
Consapevoli di scontrarsi con una procedura da snellire assolutamente, gli uomini al Governo hanno infatti deciso di rimuovere il passaggio dal Giudice (anche per alleggerire il lavoro della Magistratura). Oggi, infatti, le banche
dovranno solamente inviare una notifica, per mezzo di raccomandata con ricevuta di ritorno, almeno 30 giorni prima la chiusura del conto.
Ma quando le banche hanno pieno diritto di avviare la procedura? ebbene, le situazioni più comuni sono sostanzialmente un paio: reati finanziari o inadempienze economiche. Nel primo caso il cliente si trova sotto indagine per aver commesso illeciti e, nel timore che l’illegalità possa protrarsi nel tempo, l’istituto può decidere di bloccare il conto.
Se invece il saldo fosse perennemente negativo, ed in banca continuassero a giungere richieste di pagamento, allora potrebbero decidere di sospenderlo, oppure di continuare a prestare denaro al cliente, applicando poi gli interessi.