Un’importante tassello che ha segnato in modo profondo il periodo di lockdown forzato è stato quello legato alla spesa, infatti a causa delle misure restrittive che il governo (unito al buon senso) ha imposto, le file davanti ai supermercati sono diventate chilometriche, rendendo l’accesso agli stessi molto difficoltoso.
Ecco dunque che molte catene di negozi hanno sperimentato la possibilità di fare la spesa online, la quale poi sarebbe stata recapitata comodamente a casa.
In un’analisi Altroconsumo ha però messo in evidenza dei punti critici della possibilità offerta da marchi come Esselunga, Carrefour e Amazon.
Partendo da Esselunga, la nota azienda aveva messo a disposizione un’offerta molto generosa, la quale consisteva nel recapitare la spesa ai clienti over 65 in maniera gratuita, una splendida idea, vanificata però dalla difficile accessibilità del sito dedicato, dallo scarseggiare dei prodotti e dai tempi di attesa, ben due settimane.
Il colosso Amazon invece, ha mostrato una presenza di prezzi decisamente elevati uniti a spese di spedizione non indifferenti, fattori che accostati alla mancanza di numerosi prodotti, hanno reso il servizio meno conveniente di quello che può sembrare.
Carrefour invece ha mostrato solo un difetto molto fastidioso, infatti la consegna è gratuita per i clienti over 65 o chi spende oltre 70€ ma, i tempi di fruizione della piattaforma sono davvero lunghi.
In parole povere le aziende in questione ha fatto il passo più lungo della gamba, infatti la resa del servizio non è stata decisamente all’altezza dell’idea, riconfermando che con le giuste precauzioni, la spesa tradizionale è la scelta migliore.