Uno degli argomenti più discussi di questa prima parte del 2020 è stato sicuramente il 5G, la nuova rete dati di quinta generazione infatti sta dividendo la community in due fazioni, coloro che sono convinti che il 5G non creerà alcun problema di salute e chi, in preda al terrore, afferma che le onde elettromagnetiche danneggeranno il nostro corpo.
Indipendentemente da questo dibattito però, il 5G sta arrivando e probabilmente diventerà lo standard di riferimento nel prossimo 2021 ed infatti, sempre in più zone della nostra penisola stanno iniziando a prendere piede le nuove antenne dedicate appositamente alla nuova rete.
Ecco i dati costruttivi
Le nuovissime antenne sono progettate per potere assolvere al compito di garantire il funzionamento perfetto di una nuova infrastruttura di rete, creata per offrire una velocità spaventosamente elevata con tempi di latenza bassissimi.
Tutto ciò è reso possibile da una particolare tecnologia detta beamforming, la quale consente, attraverso le suddette antenne, di direzionare in modo preciso e ottimizzato la banda di segnale, in modo tale da non sprecare risorse e potenza per nulla, bensì di concentrarle direttamente sul device che richiede la rete.
Per fare ciò gli ingegneri hanno progettato una tipologia di antenne con molti pilastri dette mMIMO, le quali dotate di ripetitori ad ampie superfici e ricchi di celle installate in array, consentono la fine gestione del segnale che il 5G richiede.
Queste antenne dunque presentano ampie superfici ricche di celle di connessione (minimo 128) indispensabili e base fondamentale del beamforming.
Non rimane dunque che attendere il loro arrivo, fermi restando che il 5G non è una fonte di pericolo per la salute.