Da Torino arriva una splendida notizia per tutti i cittadini che aspettano di poter tornare un giorno alla normalità dopo l’infausta pandemia del Coronavirus. Un’azienda piemontese ha messo a punto un’intelligenza artificiale il cui algoritmo può aiutare i medici a diagnosticare e monitorare le polmoniti prodotte dal Covid-19.
Un progetto nato alla Città della Salute di Torino frutto dello sforzo congiunto del Dipartimento di Radiologia Diagnostica e Interventistica e quello d’Informatica dell’Università di Torino e l’azienda hi-tech Infervision. Al progetto hanno contribuito anche alcuni esperti provenienti dagli ospedali di Wuhan e Shenzhen, mentre il tutto è stato patrocinato dalla Commissione Europea e dalla Compagnia di San Paolo.
L’intelligenza artificiale dichiara guerra al Coronavirus
Infervision è un’azienda già attiva nell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale in ambito medico e l’algoritmo parte di base dalle TAC toraciche per fornire ai medici informazioni prima inaccessibili solo con la diagnostica per immagini. In questo modo si possono conoscere dati sul tipo di polmonite, quanto è compromessa la capacità polmonare e avere una valutazione futura della situazione del paziente. Grazie ai dati aggregati automaticamente dall’algoritmo i report prodotti possono monitorare anche lo sviluppo della pandemia in una determinata regione.
Intanto Infervision comunica che già più di 50 ospedali sparsi nel mondo stanno utilizzando il loro algoritmo, mentre in Italia i nosocomi pilota saranno il CTO e le Molinette di Torino nella nuova validazione clinica dei dati forniti dalle apparecchiature TAC. Oltre la già comprovata bontà dell’AI sviluppata dall’azienda hi-tech, la sperimentazione punterà a evidenziare l’efficienza dell’algoritmo al netto dei costi, oltre a verificarne la sicurezza e le ricadute etiche e sociali di questa applicazione dell’intelligenza artificiale alla medicina.
Speranzosi che il Coronavirus possa un giorno essere un lontano ricordo grazie a questo algortimo, chiudiamo con le dichiarazioni di orgoglio del rettore dell’Università di Torino Stefano Geuna:“con questa collaborazione, UniTo si pone all’avanguardia nel campo della intelligenza artificiale per la salute.”