Si apre un nuovo periodo per la nostra stella, che corrisponderà ad una fase di bassa attività. In verità ci siamo ormai dentro da mesi, visto che l’ultima macchia solare – che ne dimostra un superiore stato energetico – è stata avvistata più di cento giorni fa. Questo fa presagire il ritorno ad un periodo più mite per il Sole.
Ma c’è da preoccuparsi? In realtà, si tratta del normale avvicendarsi di vari stadi, che si ripetono ciclicamente ogni 11 anni, e che fino ad ora sono stati studiati nella loro prevedibilità fin da quando ci si è accorti dell’esistenza dei cicli solari.
Sole, si entra nel minimo di attività: quali conseguenze per la Terra?
L’entrata nel “minimo solare” è confermata anche dai dati rilevati sulla percentuale di attività del Sole, che l’anno scorso si attestava sul 23%, mentre quest’anno risulta essersi stabilizzata al 24%.
Può una simile fase dare avvio ad un periodo di minor approvvigionamento di luce ed energia da parte degli abitanti del nostro pianeta, che vivono grazie al calore fornito dal Sole e alla luce cui esso provvede?
In realtà, le conseguenze sul nostro pianeta risultano irrisorie: di fatto, la “potenza di fuoco” che il sole ci provvede per la nostra vita non cambierà, bensì si modificherà in minima parte esclusivamente l’interazione elettromagnetica del Sole con la nostra atmosfera.
Questo vuol dire che non siamo in pericolo, e non lo saremo per tutta la durata di questa fase: bando dunque alle notizie su possibili ere glaciali derivanti da questo fenomeno o inverni più rigidi. Si tratta semplicemente del normale ciclo di vita della nostra stella.