La nostra Stella potrebbe produrre tempeste molto più pericolose di quanto immaginassimo. E’ il risultato di uno studio condotto trasversalmente da diversi gruppi di scienziati in tutto il mondo, dalla cui sinergia è nato un paper pubblicato su uno delle più autorevoli testate nell’ambito della geofisica, il Geophysical Research Letters.
Da anni il fenomeno delle tempeste solari interessa enormemente gli studiosi, che ne hanno percepito le implicazioni anche in termini di conseguenze sul nostro pianeta e sulle nostre infrastrutture.
Fondamentalmente sappiamo che nascono da interazioni tra lo scudo magnetico del Sole e le circostanti particelle elettriche, che generano dunque fenomeni fisici visibili anche dalla Terra – come le cosiddette “aurore”. Ma dopo diversi anni di osservazione dei fenomeni, si è arrivati alla conclusione che le tempeste possono essere molto più imprevedibili ed estreme di quanto non si credesse.
Il fenomeno è stato seguito pedissequamente dagli esperti per oltre 150 anni, collezionando informazioni via via più precise e puntuali sulla sua genesi, sulla frequenza e sui potenziali rischi ad esso associati.
Dalla comparazione di tutti questi dati, si è arrivati alla conclusione che le tempeste solari possano essere ben più frequenti e devastanti di ciò che si pensava in passato.
Nell’arco di 150 anni, si sono verificate tempeste gravi per 42 volte, e per 6 di queste volte si sono avute conseguenze importanti sugli equilibri delle nostre infrastrutture. La principale conseguenza corrisponde a danni ingenti alle strumentazioni elettriche come anche l’interruzione nell’approvvigionamento di corrente elettrica.