In tempi in cui sentiamo spesso parlare antenne 4G e 5G osteggiate dai cittadini al punto da essere vandalizzate (poche fortunatamente), vogliamo spiegare brevemente come funzionano i ripetitori di segnale. In estrema sintesi servono ad amplificare il segnale per i vostri gestori di rete mobile, mentre il campo di applicazione è adatto a ogni area, edificio residenziale, ufficio o azienda che necessitano un potenziamento della rete fornita da Wind Tre, Vodafone o Tim.
Non tutti i ripetitori sono costruiti con le medesime modalità perché, a seconda delle zone e del tipo di servizio richiesto, gli apparati possono ripetere solo il segnale GSM per i servizi voce, o garantire una copertura mista GSM-UMTS su apparati dual-trial-quadri band. Allo stesso modo potrebbe servire anche un ripetitore per la sola connessione internet in 4G LTE, e dunque i ripetitori variano di molto rispetto al progetto base.
Aziende ed esercizi commerciali però richiedono sempre più versatilità sul lato della connettività che possono offrire a dipendenti e clienti, e per questo negli ultimi anni il mercato ha incontrato una domanda di ripetitori multioperatore
su tutte le bande di frequenza.Va da sé che questi apparati che hanno il compito di migliorare la qualità e la potenza del segnale di tutti gli operatori producono molte onde elettromagnetiche si una semplice antenna in 4G LTE. Ma se state già pensando che un apparato molto complesso sia un killer per la vostra salute sbagliate, poiché con tali antenne la quantità di potenza erogata dai dispositivi dell’utente si riduce e lo smartphone emette meno radiazioni.
In più, quando diminuisce la potenza che il vostro device deve emettere per raggiungere il segnale erogato dall’antenna del vostro operatore, anche il consumo della batteria si riduce. Questo accade perché lo smartphone impiega meno tempo e risorse per agganciare la rete mobile, soprattutto in quei device di ultima generazione che sono settati per sfruttare unicamente la connettività in 4G LTE.