Sul mercato è stata lanciata da poco una chiavetta USB, il cui prezzo ammonta a circa 300 euro, chiamata 5GBioShield. Stando alle dichiarazioni, questa chiavetta vi protegge dalle radiazioni del 5G. Purtroppo, non c’è nulla di vero e acquistarla comporterebbe solo uno spreco dei vostri soldi.
Come riportato dalla BBC, questo prodotto nasce da un’organizzazione convinta che il 5G sia dannoso. Gli esperti hanno ripetutamente affermato che tali convinzioni sono errate. Miti sul 5G circolano da gennaio in particolar modo, si sono diffusi soprattutto attraverso i social media. Aziende come Facebook stanno cercando di limitare la diffusione di questo fenomeno.
Il sito Web della chiavetta USB afferma che il dispositivo “protegge la tua casa e la tua famiglia, grazie al catalizzatore olografico. Il prodotto è indossabile e supportato da smartphone o qualsiasi altro dispositivo elettronico o con EMF“. EMF sta per misure del campo elettromagnetico, prodotto da numerose fonti, sia naturali che artificiali, come il campo magnetico del pianeta, le stazioni radio o le prese di corrente. “Attraverso un processo di oscillazione quantistica, la chiave USB 5GBioShield bilancia e ri-armonizza le frequenze di disturbo derivanti da dispositivi, quali laptop, telefoni cordless, tablet Wi-Fi”, continua il sito Web.
Chiavette 5GBioShield contro le radiazioni del 5G: la nuova bufala che porta ad un dispendio di soldi
La BBC riferisce che, dopo aver smontato la chiave USB, tutto ciò che è stato trovato all’interno era una luce a LED su un circuito presente all’interno di ogni chiavetta. Alla domanda sulle cosiddette proprietà del prodotto, Anna Grochowalska, uno dei due direttori di BioShield Distribution Ltd, ha dichiarato: “Siamo in possesso di una grande quantità di informazioni tecniche, con molte ricerche storiche di supporto. Come puoi capire, non siamo autorizzati a divulgare completamente tutte queste informazioni sensibili a terzi.”
Si stima che il prezzo di produzione della chiavetta USB sia di circa 5 euro, secondo Ken Munro di Pen Test Partners, una società che smantella l’elettronica di consumo per rilevare le vulnerabilità presenti. Tuttavia, sono rivendute ad una cifra nettamente superiore. L’unica differenza sembra essere un adesivo attaccato al dispositivo. “Non siamo esperti del 5G ma l’adesivo sembra quello disponibile in cartoleria ad un centesimo ciascuno”, ha detto Munro alla BBC.
Grochowalska ha dichiarato: “Per quanto riguarda l’analisi dei costi, credo che la mancanza di informazioni approfondite non ti condurrà al calcolo esatto delle nostre spese. Né dei costi di produzione, compreso il costo dei diritti di proprietà intellettuale, e così via.” Ha anche messo in dubbio se la BBC avesse adeguatamente “studiato i fatti”. Durante la pandemia del Coronavirus, come ormai sapete, le teorie cospirative concerni il 5G sono aumentate, si spera che non ci saranno altre bufale come quella di questa chiavetta.