L’emergenza Coronavirus ha imposto la chiusura della palestra, centro benessere e piscina a cui siete iscritti e per la quale avete pagato l’abbonamento? sappiate che avete l’opportunità di richiedere il rimborso completo, a patto ovviamente che non ne abbiate effettivamente fruito.
In un periodo così difficile per l’economia degli utenti comuni, oltre che naturalmente anche per i gestori dei centri sportivi, l’UNC ha deciso di intervenire in favore del cliente finale, riuscendo nel contempo a raggiungere un importante accordo per la salvaguardia degli abbonamenti già pagati.
Tutti gli utenti in possesso di un qualsiasi tipo di soluzione presso piscine, palestre, centri sportivi o benessere, in validità nel corso degli ultimi 2 mesi, hanno diritto a richiedere un rimborso proporzionale al periodo in cui non hanno potuto fruire del servizio.
Palestre e Centri benessere: come fare per ottenere il rimborso
Una semplice spiegazione viene fornita da Stefano Zerbi di Codacons, “ipotizzando di aver pagato per 12 mensilità, ma per 2 mesi il servizio non è stato effettivamente erogato, io ho diritto a godere del rimborso dei 60 giorni non fruiti“.
Secondo lo stesso Codice Civile, più precisamente l’articolo 1463, “la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione, non può assolutamente richiedere la controprestazione, ma è obbligata a restituire quella che abbia già ricevuta“.
La Legge è chiara, se avete pagato un abbonamento, ma non ne avete potuto fruire per cause di forza maggiore, avete diritto al rimborso; nell’eventualità in cui le palestre non dovessero venirvi in contro, sappiate che potrete attivare una class action nei loro confronti.
Maggiori dettagli sono disponibili qui.