Era ovvio il fatto che l‘emergenza Covid-19 avrebbe danneggiato una lunga serie di mercati, come quello degli smartphone. Per la prima volta da quando tutto è iniziato, sono arrivati i primi dati relativi ai primi tre mesi del 2020. Il danno è evidente anche se per l’emergenza è iniziata in Cina solo verso metà gennaio e nel resto del mondo, con l’Italia in testa, a fine febbraio e inizio marzo.
I dati messi insieme da Gartner dipingono un quadro desolante, ma scontato per alcuni produttori di smartphone, mentre ad altri sembra essere andata meglio. Il calo generale è stato di oltre il 20% nei suddetti mesi.
Nella top cinque dei marchi i calo è stato pesante per tutti soprattutto per i primi due, Samsung e Huawei, e per il quinto, OPPO. Situazione un po’ meno grave per Apple mentre Xiaomi, quarta posizione per numero di unità spedita, ha segnato un aumento rispetto all’anno scorso.
Smartphone: la caduta dei mercati
Samsung ha registrato una spedizione di oltre 55 milioni di unità rispetto alle 71 milioni dell’anno scorso, un -22,7%. Per Huawei il danno è stato simile in termini assoluti, ma più alto in percentuale. Da 58 milioni del 2019 è passata a 42 milioni, un calo del 27,3%. Apple ha perso 4 milioni, da 44 a 40 milioni ovvero un calo dell’8,2%.
Passando a Xiaomi, il marchio cinese ha registrato un aumento di 400.000 unità passando da 27,424 milioni a 27,817, un aumento dell’1,4%. Infine OPPO è passata a quasi 24 milioni con una perdita di 5 milioni, il 19,1%. In generale, tutti gli altri produttori hanno registrato complessivamente una perdita del 24,2% nel volume di vendita/spedizioni.