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Viaggi in aereo post-lockdown, ecco come saranno per la massima protezione

Uno dei mercati più colpiti a seguito dei vari lockdown imposti dai governi e alle chiusure dei confini è stato sicuramente quello degli spostamenti, in particolare quello dei voli, infatti la domanda in termini di prenotazioni è scesa fino quasi ad azzerarsi completamente nei mesi di pandemia più intensi.

Ora però che finalmente inizia a vedersi la luce in fondo al tunnel, con la curva dei contagi che inizia ad abbassarsi e il numero dei guariti inversamente continua a progredire, ovviamente stiamo andando incontro ad una ripesa anche degli spostamenti via aria, i quali stanno dando segni di ripresa rispetto le scorse settimane.

Ovviamente i recenti sviluppi stanno mettendo al centro delle attenzioni delle varie compagnie aeree un argomento di primaria importanza, la sicurezza sanitaria a bordo per evitare la diffusione del Coronavirus.

Le azioni di Boeing e Airbus

I due colossi americano ed europeo stanno ovviamente dando il via a delle operazioni di ricerca e aggiornamento sia dei propri velivoli sia delle politiche a bordo, in modo tale da creare un ambiente di volo consono alle necessità di sicurezza sanitaria.

In particolare Boeing sta sperimentando un modello informatico in grado di simulare lì’ambiente di volo in determinate situazioni, questo per permettere di attuare tutte le azioni necessarie per garantire l’adeguata sicurezza dei passeggeri.

Si parla infatti di inserire filtri dell’aria ad-hoc per impedire il ricircolo del virus e superfici anti-microbiche auto-pulenti e trattate con un prodotto disinfettante in grado di espletare la propria funzione fino a 5 giorni di fila.

Stando alle parole di John Scott Meschke, un microbiologo che insegna alla scuola di sanità pubblica dell’Università di Washington, la situazione è più pesante del previsto, infatti si teme una ripresa troppo rapida che potrebbe cogliere impreparate le compagnie aeree, le quali ovviamente si stanno attrezzando per consentire un volo sicuro senza però norme troppo stringenti, le quali potrebbero fare da disincentivo economico.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve