Per far fronte all’emergenza sanitaria COVID-19, è cresciuta la richiesta a livello globale di ventilatori polmonari, una delle attrezzature mediche necessarie per l’assistenza ai pazienti in condizioni critiche. Secondo il New England Journal of Medicine, negli Stati Uniti si stima la presenza di una quantità di ventilatori polmonari compresa tra le sessantamila e le centosessanta mila unità. Un numero destinato a crescere, nei prossimi mesi, grazie al contributo fornito da Fitbit.
Sfruttando gli anni di esperienza pregressa nello sviluppo di sensore avanzati e nella progettazione hardware, Fitbit ha annunciato la produzione di Flow, un ventilatore polmonare di emergenza di alta qualità, accessibile e di facile utilizzo, che ha ottenuto l’autorizzazione all’uso in condizioni di emergenza dalla U.S. Food and Drug Administration (FDA) durante la pandemia di COVID-19.
Fitbit Flow, il ventilatore polmonare per l’emergenza COVID-19
Il ventilatore si ispira al MIT E-Vent Design Toolbox ed è basato sulle specifiche richieste per i sistemi di ventilazione a produzione rapida. Il funzionamento di Fitbit Flow si basa su palloni per rianimazione standard, con una serie di tecnologie sofisticate che cooperano per eseguire le compressioni toraciche automatizzate e il monitoraggio del paziente. L’obiettivo dell’azienda è di fornire questi dispositivi di emergenza ai sistemi sanitari di tutto il mondo che non dispongono di una quantità sufficiente di ventilatori polmonari tradizionali. Il dispositivo, infatti, è progettato per essere utilizzato solo quando non è disponibile un ventilatore polmonare tradizionale.
“L’emergenza COVID-19 ha sfidato tutti noi ad andare oltre i confini dell’innovazione e della creatività e a utilizzare tutto ciò che è a nostra disposizione per creare rapidamente soluzioni in grado di supportare i pazienti e i sistemi sanitari che si prendono cura di loro” ha affermato James Park, co-fondatore e CEO di Fitbit. “Abbiamo subito visto la grande opportunità di fare leva sulla nostra esperienza nello sviluppo e produzione di sensori avanzati così come sulla nostra catena di distribuzione globale e abbiamo così risposto all’esigenza critica e costante di ventilatori polmonari, contribuendo a fare la differenza nella lotta globale contro questo virus“.