Negli ultimi mesi, a causa del prolungato Lockdown dovuto al dilagarsi dell’emergenza Coronavirus, il mondo intero, ed in particolare il nostro paese, è sprofondato in una tremenda crisi economica senza precedenti. Milioni di Italiani, infatti, sono stati costretti a sospendere le proprie attività, segnando quindi ben 3 mesi di totali perdite.
Con l’inizio della fase 2 finalmente la situazione pare essersi risolta ma, a quanto pare, ad oggi tutti i risparmi dei Consumatori Italiani sembrerebbero essere in pericolo. Scopriamo di seguito ulteriori dettagli a riguardo.
In un’intervista tenuta sul canale YouTube di Money.it, è stato chiesto al Dott. Giancarlo Marcotti se i risparmi degli Italiani fossero a rischio. Ecco di seguito la risposta:
“Assolutamente sì ma l’argomento risulta essere molto delicato”. Prelevare i soldi dai conti correnti degli Italiani, infatti, potrebbe essere una soluzione ai problemi economici ma, di fatto, il prelievo forzoso è “l’ultima cosa che può fare un governo”.
“Torna alla mente, quindi, quanto accaduto nel 1992, ovvero quando il governo Amato prese il 6×1000, che comunque era una cifra molto bassa”.
“Se dovessero pignorare i soldi sul conto corrente – ha spiegato Marcotti – uno si sentirebbe depredato e questo scatenerebbe la rabbia degli italiani”.
Tutto ciò, però, non può essere considerato come una garanzia poiché “possono mettere una tassa sui risparmi o sui depositi che uno ha, questa tassa che esiste già da tempo ed è del 2×1000 la possono portare al 2% o fino anche al 20%, diventando una iper-patrimoniale”.
Marcotti, infine, conclude affermando che “C’è la possibilità che i risparmi degli italiani siano a rischio. All’epoca Amato aveva chiesto il 6×1000 dei saldi dei conti corrente, che non riguardavano gli investimenti, adesso invece noi paghiamo il 2×1000 che è meno ma lo paghiamo non sul saldo del conto corrente, bensì su tutti gli investimenti che abbiamo, con questa tassa che potrà essere aumentata”.