La notizia, lo diciamo subito, non è ufficiale, ma risulta essere solamente frutto di rumors e di indiscrezioni catturate dal portale Tariffando per la propria community. Le indiscrezioni trapelate sono però più che comprensibili e condivisibili, in quanto le antenne per la nuova connettività sono in fase di posa da ormai diversi mesi, il 5G è già fruibile a Milano, Roma e presso altre location, lasciando quindi immaginare ed ipotizzare un importante cambio generazionale ormai alle porte.
Il 3G d’altro canto è ormai caduto quasi completamente in disuso, dal momento in cui il territorio italiano è coperto per oltre il 98%
dalla connettività 4G, sono davvero pochissime le occasioni in cui lo smartphone si collega ad un’antenna 3G, senza navigare addirittura in 2G o H+.
Ipotizzando una eventuale disattivazione da parte delle aziende del settore, cosa comporterebbe in termini effettivi per l’utente finale? la risposta è semplicissima, assolutamente niente. La motivazione è proprio legata a quanto detto poco sopra, al giorno d’oggi la maggior parte di noi naviga perennemente in 4G (4G+ o 4.5G che sia), ciò sta a significare che le onde radio utilizzate per il 3G sono superflue e producono solamente inquinamento.
Se tale cambio generazionale verrà effettuato, nel momento in cui il 4G non fosse disponibile l’utente si ritroverebbe collegato al 2G.