Per il momento godiamo dei vantaggi iniziali del 5G mentre si è già iniziato a parlare della rete 6G. Sarà qualcosa di mai visto, e non soltanto in termini di velocità massima per la connessione.
Mentre in Australia si batte ogni record di connessione ad Helsinki inizia la sperimentazione per il network del futuro con le novità preannunciate dal capo della divisione sviluppo Mika Rantakokko, che in un suo recente intervento ha anticipato qualche dettaglio interessante per tutti. Ecco a cosa dobbiamo prepararci.
Rete 6G affossa il 5G con importanti novità
Grazie al 5G di TIM, WindTre, Vodafone ed Iliad si avrà l’opportunità di contare su nuovi servizi da fruire con una velocità senza precedenti. Appare veramente incredibile ma tra non molto sembrerà routine dopo la pubblicazione delle informazioni 6G.
Secondo recenti dichiarazioni pare ci si debba preparare ad un grosso cambiamento entro il prossimo decennio. Per il 2030, infatti, le multinazionali delle telecomunicazioni, di concerto a realtà del machine learning e dell’IoT, prevederanno un utilizzo alternativo della rete con strumenti inediti.
Il fulcro del cambiamento si incentrerà sull’utilizzo della cosiddetta Intelligenza Artificiale che grazie alla tecnologia ad ologrammi prevederà l’implementazione di ciò che è stata battezzata come ombra digitale.
Tale costrutto tecnologico basa la propria efficacia sulla versatilità di un sistema digitale umanizzato in cui una proiezione 3F potrebbe personificare un agente di borsa, una avvenente bibliotecari, un operatore info point o qualsiasi altra figura di pubblica utilità. Una sorta di Wikipedia parlante di ultima generazione pronta a seguirci in ogni nostra richeista.
Il Chief of Project ha così commentato le prime informazioni:
“Non sappiamo ancora cosa permetteranno con esattezza, ma è altamente probabile che la latenza sarà pari a zero e questo vorrà dire avere tutta la potenza di calcolo del cloud e i suoi immensi archivi letteralmente in tasca. Immagini cosa significa poter accedere non ad un solo servizio gestito da un’intelligenza artificiale ma avere la più potente delle Ai che monitora secondo dopo secondo quel che facciamo consigliandoci e guidandoci”.