I pannelli OLED, fiore all’occhiello di Samsung, sono forse la tecnologia migliore per gli smartphone, almeno a livello resa visiva tanto che i top di gamma usano solo questi. Detto questo, hanno alcuni problemi che in alcuni casi vengono mitigati tramite software, mentre altri invece rimangono. Uno di questi ha fatto la sua comparsa con l’introduzione dello scanner per le impronte digitali in-display.
Si tratta di un’aggiunta molto comoda che però mette sotto stress la parte di schermo sotto cui è presente lo scanner. Il continuo utilizzo alla lunga finisce per bruciare quella parte di display. Per cercare di venire incontro a tale problema, Samsung ha sviluppato una nuova tecnologia. La si è vista tramite brevetto.
Il nome della tecnologia parla abbastanza chiaro, anche perché è un brevetto, non deve fare colpo, ma solo spiegare a cosa serve. Sostanzialmente, dovrebbe funzionare riducendo la quantità di luce che serve allo scanner per leggere l’impronta digitale
. Per funzionare, il sensore ha bisogno proprio della luce, ma è un processo che se usato troppe volte rovina la parte di schermo interessataLa nuova tecnologia dovrebbe regolare in un moto più ottimale ancora la richiesta di luminosità necessaria per la lettura dell’impronta digitale. La tecnologia la imposta a 300LUX. Nel caso non bastasse per leggere l’impronta, il dispositivo aumenta gradualmente la luminosità finché non viene raggiunto il risultato sperato.
Insomma, è un modo per mitigare il problema, ma non è esattamente una soluzione completa. Detto questo, bisogna vedere quanto tempo ci mette effettivamente uno schermo a bruciarsi.