News

Amazon, Esselunga e Carrefour: spesa online o truffa legale

Durante la pandemia di Coronavirus, numerose attività ritenute all’ordine del giorno, sono diventate delle vere e proprie Odissee, fare la spesa ad esempio è diventato un impegno gravoso sia per il rischio sanitario ad essa legato, sia per le lunghe code davanti ai supermercati che ovviamente non facevano altro che peggiorare la situazione.

A fronte della situazione così delineata, numerosi marchi e catene di supermercati hanno attivato dei servizi di consegna a domicilio della spesa, ordinabile ovviamente tramite piattaforma online opportunamente creata.

Nonostante la bontà dell’idea però, i numerosi disservizi e rallentamenti che si sono venuti a creare, hanno iniziato a diffondere un forte malcontento all’interno della community, la quale risultava insoddisfatta del servizio a tutti i livelli, dalla semplice disponibilità dei prodotti fino ai tempi di consegna della spesa.

I problemi della spesa online

Per poter fare la spesa online, oltre a corrispondere i costi dei vari prodotti ordinati, ovviamente bisognava pagare il prezzo di consegna, tutto normale sembrerebbe, se non fosse però che, nonostante i pagamenti dei vari servizi, questi avevano un tempo di erogazione lento e delle modalità poco scorrevoli.

Infatti in molti hanno riscontrato sia una carenza di prodotti disponibili, sia dei tempi di attesa veramente lunghi, i quali obbligavano chi ne aveva veramente bisogno, a dover effettuare la prenotazione di un ordine addirittura con settimane di anticipo, un disservizio non da poco, soprattutto a fronte della situazione di background e dei costi corrisposti alle varie catene, il quale ha portato qualcuno addirittura a parlare di truffa.

Tutto ciò ovviamente pone una sostanziale domanda, vale veramente la pena pagare per un servizio così scadente ? La risposta risulta alquanto scontata, infatti quanto avvenuto con le spese online, dimostra come la classica spesa in loco, rimanga sempre la scelta di elezione, soprattutto se effettuata con le dovute precauzioni sanitarie del caso.

Condividi
Pubblicato da
Eduardo Bleve