Proprio in questi giorni si sta discutendo politicamente per mettere a punto una maxi riforma fiscale che prevede lo stralcio di quasi 400 miliardi di cartelle esattoriali. Il bisogno di ridurre i costi dell’imponente macchina chiamata Fisco, rende infatti necessario lo snellimento dei debiti considerati inesigibili. Per questa ragione migliaia di cartelle esattoriali riferibili a vecchi debiti di cittadini ed imprese si avviano verso un condono tombale.
Sulla proposta sta lavorando L’Udc e la deputata all’Ars Eleonora Lo Curto che vedono nell’ipotesi di uno stralcio fiscale dei debiti inesigibili, la soluzione per far ripartire il Paese. Del resto già da tempo il Governo sta lavorando su una riforma che rafforzi il gettito fiscale in un momento di forte bisogno di liquidità dello Stato, mettendolo al riparo da evasione e riciclaggio.
Condono tombale: perché il Fisco si avvia verso la pace fiscale?
La proposta partita da alcune fazioni politiche, trova sostegno anche da parte dell’Agenzia delle Entrate che vede nel condono fiscale un’abbattimento degli oneri necessari agli accertamenti fiscali. Accertamenti che nel tempo hanno incontrato contribuenti impossibilitati a versare quanto fiscalmente dovuto, trasformando i crediti di fatto in inesigibili. Dati alla mano, l’Agenzia delle Entrate possiede una massa creditizia pari a 950 miliardi circa dei quali 400 miliardi considerati irrecuperabili. Tale inesigibilità si lega alla condizioni dei soggetti debitori, tra i quali si annoverano nullatenenti, deceduti o titolari di attività fallite.
Rispetto ad essi, il condono tombale servirebbe a smaltire il bilancio statale cancellando i ruoli pregressi che in nessun modo vedrebbe corrisposti. L’ipotesi di una pace fiscale va poi inquadrata nella più ampia volontà governativa già espressa nel Decreto Rilancio. Far ripartire l’economia dopo la pesante crisi sanitaria causata dalla pandemia che ha colpito tutti i settori del Paese, sarebbe possibile anche grazie al condono tombale. Una vera e propria boccata d’ossigeno per coloro che vogliono rimettersi in gioco rilanciando finanziariamente l’Italia.