Tra i tantissimi emendamenti presentati al Decreto Legge Rilancio uno fa riferimento ad una nuova tassa, o quantomeno ad un aumento di quelle esistenti, per luce e gas. Il motivo è senza dubbio nobile, cioè la ricerca di fondi per sostenere le spese delle famiglie con maggiori difficolta economiche.
Tuttavia il Codacons ( Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) pare già sul piede di guerra. La proposta, presentata dai deputati Raciti e Manzo, rispettivamente Partito democratico e Movimento 5 Stelle, risulta molto invisa all’organizzazione; il motivo, oltre all’ovvia ragione economica, è legato alla mancata chiarezza nei confronti della popolazione.
Nuova tassa covid: la furia dei consumatori
Come precedentemente accennato, il problema starebbe nella mancata chiarezza di questo emendamento che mirerebbe ad aumentare gli oneri di sistema al netto degli ovvi ribassi legati alla diminuzione del prezzo del petrolio. Il problema dunque sta tutto qui; se da una parte ci sarebbe la diminuzione delle spese dall’altro l’aumento degli oneri che ribilancerebbe le bollette lasciandole di fatto invariate.
Quindi, benché sia assolutamente condivisibile il principio di chiedere ” di più a chi ha di più” le dinamiche devo essere più trasparenti. A rincarare la dose in merito è intervenuto Marco Vingola; il responsabile del settore energetico dell’Unione Nazionale dei Consumatori ha dichiarando: “Come fatto per i concerti, le palestre e i pacchetti turistici, ancora una volta i soldi vengono chiesti ai consumatori, facendogli svolgere il ruolo pubblico di sovvenzionare e finanziare chi è in difficoltà“.