Circola ormai da giorni, specialmente sui social, la notizia secondo cui il Governo a fine crisi sanitaria potrebbe varare l’applicazione una “virus tax”. Sulla scia dell’Eurotassa imposta dalla direzione Prodi nel ‘98, anche questa andrebbe a prelevare denaro direttamente dai conti correnti, secondo quanto riportato dalla news circolante.
Si tratta però di una fake news, o se non altro di mere suggestioni, che non troverebbero conferma stando a quanto invece riportato nei decreti attuali o o nelle intenzioni dell’attuale esecutivo.
Sicuramente l’Italia sta vivendo un momento di crisi sanitaria senza precedenti, il che ha indotto ad adottare misure estremamente restrittive negli scorsi mesi pur di uscirne il prima possibile. Provvedimenti così stringenti, però, andranno a compromettere inevitabilmente molti settori produttivi, nonostante le riaperture correnti: il peso di queste misure si vedrà nelle prossime settimane.
La preoccupazione degli utenti a fronte di simili notizie è dunque comprensibile, ma non vi è nulla di confermato (e neppure pensato) in merito ad una possibile tassa per risanare le finanze dello Stato a fine epidemia.
Ad insistere sull’importanza di non diffondere allarmismi in questo momento delicato è la stessa Laura Castelli, vice Ministro dell’Economia, che si esprimeva nei giorni scorsi esplicitando il proprio disappunto riguardo queste notizie.
Diffondere un clima di sfiducia nei confronti dell’operato dell’esecutivo, che sta tentando di mediare tra maggioranza e opposizione per raccogliere tutte le istanze funzionali a venir fuori da questa situazione, è un atto irresponsabile in un momento così delicato. Peraltro minare la credibilità del Governo significa anche metterne in discussione l’autorità nella correttezza delle misure messe in atto, ed è proprio ciò che non deve verificarsi in questo particolare momento storico.