News

WhatsApp: utenti ingannati dalla FOTO PROFILO, si rischia grosso

Giorno dopo giorno la cerchia di amici WhatsApp si allarga di pari passo al nuovo numero di iscritti. Il sistema Facebook ha annesso quasi due miliardi di utenti e sono in crescita. Tra tutti questi conoscenti è possibile che si annidino dei malintenzionati pronti a tutto per minare la nostra reputazione e fare parecchi danni. Non sappiamo più di chi poterci fidare dopo uno smacco alla sicurezza che costa veramente caro. Ecco cosa potrebbe succedere.

 

WhatsApp beffa gli utenti con la foto profilo: rischio per la sicurezza dice addio alla propria reputazione

La maggior parte degli utenti attivi sulla piattaforma di messaggistica usa una foto profilo. Serve per identificarci in modo inequivocabile e risulta veramente utile. Nonostante questo impone alcuni pregiudizi sulla sicurezza. Opinione comune è che quasi tutti i pericoli derivino dalle chat, ma non è così.

Come emerso nel corso degli ultimi mesi, infatti, è in aumento il numero di account falsi

. Al tempo stesso si converge in direzione di uno sconsiderato aumento dei furti di identità. Scopo di questi soprusi è quello di creare un pretesto per le richieste di denaro.

Le recenti dinamiche sono state descritte in uno studio che ha verificato il rischio incontestabile. I malintenzionati sfruttano di fatto lo screenshot per salvare una istantanea della nostra foto. Agendo con un nuovo numero comunicano ai nostri amici il recapito aggiornato convincendo praticamente tutti. A questo punto possono inoltrare non solo catene di Sant’Antonio inneggianti chiaramente le fake news ma anche richieste per bonifici PostePay con la scusa di una situazione economica difficile.

Il consiglio è quello di mettere l’account in sicurezza provvedendo a mascherare la nostra immagine ai contatti poco conosciuti o ereditati di recente. Lo si può fare dalle Impostazioni dell’applicazione selezionando la voce “Contatti in Rubrica” dalle opzioni privacy dell’immagine del profilo.

Condividi
Pubblicato da
Domenico