Benché in un primo momento questa transizione possa essere stata quasi benefica, soprattutto per i bambini che hanno avuto la possibilità di “godersi” mamma e papa, con il passare dei giorni, con le notizie e le immagine che noi tutti abbiamo purtroppo dovuto vedere, lo stato d’animo è cambiato drasticamente.
Ma, al di la del trauma causato dal lockdown, il vero grande problema risiede in questo momento di intermezzo; questo incessante momento tra la grande quarantena e il giorno in cui, finalmente, si avrà a disposizione la cura
. Se infatti, per quanto brutta e logorante, la quarantena sia stata quasi un bozzolo protettivo, ora che il mondo sta iniziando a riaprisi i rischi legati all’ansia o addirittura all’angoscia non vanno sottovalutati.È facile, per la mente umana, indugiare in ricordi piacevoli pre Covid 19 ma il paragone con la realtà attuale potrebbe generare addirittura fenomeni depressivi. Inoltre non va sottovalutata la possibilità di cadere nel PTDS (disturbo da stress post traumatico). In un momento del genere è quindi opportune, se ne si sente l’esigenza, rivolgersi ad uno specialista che possa aiutare a mettere in ordine i pensieri e superare le proprie angosce e paure.