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INPS: per il reddito di emergenza serve una nuova dichiarazione

In questo ultimo periodo più che mai, l’INPS ha sicuramente avuto un bel da fare. A causa dell’emergenza sanitaria e della quarantena, moltissima persone sono rimaste senza lavoro e con un bisogno urgente di denaro. Tra i vari provvedimenti presi dallo stato, tra cui bonus e quant’altro, è stato stanziato il reddito di emergenza. Si tratta dell’erogazione di un bonus, divisa in due rate, che può andare dai 4 agli 800 euro a rata. Ad ogni modo, per effettuare la richiesta e per fare in modo che venga accettata, è molto importante presentare una Dichiarazione Sostitutiva Snica, DSU, che sia valida.

DSU, cos’è e in che modo va presentata all’INPS

Una delle prime cose notate con l’arrivo delle prime richieste, circa il reddito di emergenza, era proprio la non validità della DSU

. Molte delle domande iniziali sono state respinte e andranno inviate nuovamente entro la data di scadenza, che corrisponde al 30 giugno 2020.

La Dichiarazione Sostitutiva Unica, consiste in una dichiarazione in parte acquisita tramite l’Agenzia delle Entrate, e in parte autodichiarata. In essa, l’utente si assume la responsabilità penale di quello che dichiara. Ha una validità fino al 31 dicembre di quest’anno e consiste in una serie di informazioni che vanno a riunire dati anagrafici, reddito ed eventuali patrimoni dell’utente.

Per presentare la domanda del reddito di emergenza, REM, bisogna effettuarla attraverso il sito dell’Inps, muniti di PIN, SPID di livello 2 o superiore, e Carta Nazionale dei servizi, oltre alla carta d’identità elettronica. L’alternativa è di effettuare la richiesta attraverso CAF e Patronati.

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Pubblicato da
Gilda Fabiano