Quibi è un servizio di streaming video che permette di trasmettere i contenuti dallo smartphone alla TV tramite Chromecast e AirPlay. Il supporto per AirPlay è arrivato alla fine del mese scorso, invece lo streaming verso i dispositivi Chromecast è stato rilasciato recentemente per la versione iOS e Android.
Quibi deriva dall’espressione inglese Quick Bites, e non è altro che un servizio streaming pensato esclusivamente per gli smartphone. Ogni episodio su questa piattaforma dura 7-8 minuti e le sue particolari inquadrature sono ottimizzate in particolar modo per la visione da dispositivi mobili. Il supporto per le televisioni a quanto pare va contro la filosofia dell’app, ma la scelta però non sembra portare molto lontano e risulta a tratti un po’ forzata.
Quibi: il motivo per cui la piattaforma non è riuscita a fare successo nell’immediato
A quanto pare, il debutto della piattaforma è stato al di sotto delle aspettative. I download nei primi sette giorni sono stati buoni: ben 1,7 milioni. Successivamente però la curva sembra essersi appiattita in maniera vistosa. Allo stato attuale, il co-fondatore dell’app Jeffrey Katzenberg, afferma che ci sono 3,5 milioni di installazioni con 1,3 milioni di utenti attivi. Tuttavia, questo è un dato stipulato in una fase in cui gli utenti sono ancora iscritti con la prova gratuita di 3 mesi.
Il debutto del servizio è avvenuto in un momento non proprio favorevole per l’uso esclusivo del mobile. La pandemia ha costretto milioni di persone a rimanere a casa, quindi l’accesso a tutti i dispositivi come computer, televisori e quant’altro era quasi illimitato.