Dire addio al proprio smartphone dopo esserci scivolato erroneamente in acqua, è la cosa più difficile da accettare. Prima di salutarlo per l’ultima volta però, è bene che voi sappiate che questo può salvarsi grazie al alcuni trucchetti della nonna.
Ovviamente se siete consapevoli della vostra distrazione, vi converrà acquistare telefoni equipaggiati per resistere all’acqua e alla polvere. Se la somma risulta essere troppo elevata, potrete comunque rianimarlo con i metodi di seguito elencati:
- spegnere immediatamente il dispositivo, se possibile direttamente togliendo la batteria. Armatevi quindi di velocità;
- asciugare tutti i residui di acqua visibili con un panno facendo sempre attenzione a non dimenticare il bordo, i fori o le viti;
- prelevare ed asciugare la scheda di memoria esterna e la scheda SIM. Per farlo potrete servirvi della carta velina;
- agitare il telefono per aiutare la fuoriuscita dell’acqua in eccesso.
Smartphone: si possono usare forno e phon per togliere l’acqua?
Una volta effettuato il controllo con l’accensione, dovrete passare alle maniere drastiche. Ci riferiamo al forno e al phon per capelli. Per farlo dovrete assolutamente togliere Sim e schede di memoria.
Per il primo metodo bisognerà posizionare il dispositivo all’interno di una scatola di cartone ed accendere il forno alla temperatura di 40-50 gradi. Dopodiché vi dovrà rimanere un’intera notte.
Per il secondo invece bisognerà tenere il phon alla potenza minima, lontano almeno 30 cm dal telefono per circa 30 minuti. Ma attenzione al surriscaldamento dello schermo!
L’altra tecnica che esiste da secoli è invece quella del riso e consiste nel riempire un recipiente, immergere il telefono al suo interno e aspettare dalle 24 alle 48 ore prima che avvenga l’assorbenza totale.
In alternativa si possono usare delle palline in gel di silice (le classiche che trovate nelle borse).