Durante la conferenza Sony dell’altro giorno, gli utenti sono rimasti a bocca aperta per un paio di notizie molto importanti. La principale è sicuramente il design futuristico di PlayStation 5 con linee morbide e la predominanza del bianco.
La seconda notizia è l’immortalità di GTA V. Il titolo Rockstar Games sopravvive in maniera egregia alla prova del tempo come nessun altro prima di lui e l’onda del successo sembra ancora lontana dall’esaurirsi. Infatti gli sviluppatori hanno annunciato che GTA V arriverà anche per console next-gen.
Per giocare su PlayStation 5 bisognerà aspettare il 2021, ma al momento non si conosce ancora il mese preciso. Quando quel momento arriverà, GTA V avrà oltre otto anni sulle spalle essendo uscito ormai nel lontano 2013 per PlayStation 3 e Xbox 360. Nel frattempo gli sviluppatori hanno realizzato nuove versioni per renderlo compatibile con PlayStation 4 Xbox One.
La versione PC ha debuttato dopo essere approdato su console, mentre adesso siamo in attesa della versione next-gen. Tutto questo supporto per la propria creazione lascia intendere la passione di Rockstar Games per GTA V
e soprattutto sottolinea il giro di affari che il gioco è in grado di generare.Durante la presentazione è stata svelata anche una partnership tra Sony e Rockstar Games che permette agli utenti PS5 di giocare in esclusiva per 3 mesi. Come se non bastasse, arriverà anche la versione standalone di GTA Online in versione gratuita. Questo significa che il multiplayer online potrà essere scaricato e giocato direttamente dagli utenti in possesso di un abbonamento PlayStation Plus.
Un investimento di questo tipo lascia presupporre che l‘arrivo di GTA VI non è imminente. Rockstar Games non può permettere che il nuovo capitolo della saga si sovrapponga con il vecchio. Inoltre, rilasciando GTA Online in versione standalone significa che il multiplayer online resterà ancora a lungo in circolazione.
Nei piani della software house non c’è un GTA Online 2 e soprattutto il futuro GTA VI avrà solo la componente in single player. Ovviamente si tratta di supposizioni dettate dalle mosse strategiche attuali dell’azienda e non è detto che in futuro le priorità non possano cambiare.