Come ben sappiamo, gli Stati Uniti stanno facendo di tutto per tenere Huawei fuori dal mercato interno e allo stesso tempo vogliono distruggerla a livello internazionale. Tenerli fuori dallo quello interno vuol dire vietare la vendita dei dispositivi normali, ma anche mettere il ban sull’attrezzatura legata al 5G. Proprio in merito a quest’ultima c’è però un problema.
Huawei ha fatto notare un aspetto particolare. Nel momento in cui gli Stati Uniti si sono impegnati a mettere in piedi un’infrastruttura del genere, con qualsiasi compagnia, al colosso cinese arrivano comunque profitti. La tecnologia è dalla loro parte.
Come fanno notare su Twitter, l’80% dei brevetti legati al 5G sono di proprietà di sei società diverse. La più importante, il leader, di queste è Huawei e solo un nome tra quelli che compaiono è americana.
Quello che è stato scritto su Twitter: “Hai bisogno di prove che il nazionalismo non funzioni nel settore tecnologico? L’80% dei brevetti sulla tecnologia # 5G è di proprietà di 6 aziende: Huawei è il leader e solo 1 è americano. Così? Nonostante gli sforzi per tagliare #Huawei fuori dalla catena di approvvigionamento, gli Stati Uniti continueranno a pagare per l’IP. #HuaweiFacts”
Le parole di un esperto che ha condotto la ricerca in merito a questa vicenda, Deepak Syal della GreyB Services Pte.: “Anche se assumono un’altra società per costruire l’infrastruttura 5G, devono comunque pagare la società cinese perché del contributo intellettuale allo sviluppo della tecnologia”. In sostanza, non sarà una vittoria piena per quanto riguarda i profitti, ma a livello di immagine sì.