Il 2020 doveva essere l’anno del 5G e delle nuove tecnologie atte a supportarlo, nonché a portare un notevole miglioramento e anche una discreta innovazione in moltissimi settori tecnologici ad esso collegati.
In realtà la pandemia ha modificato del tutto i piani dei produttori e dei consumatori, costringendo all’annullamento di eventi storici e decennali (come il MWC di Barcellona) che di fatto rappresentavano l’avamposto dell’innovazione tecnologica, oltre ad essere un’immancabile vetrina per tutti gli espositori, o al ritardo nell’annuncio di altre importanti novità.
Da essere l’anno in cui tutti i riflettori sarebbero stati puntati sugli operatori telefonici e sull’attivazione delle reti 5G, ci si è ritrovati immersi in una situazione di emergenza senza precedenti nella storia moderna mondiale.
Però, all’alba del nuovo decennio (pandemia o no), una domanda sorge spontanea in quest’ambito: quale sarà il futuro dei telefoni cellulari, ora smartphone? Come si evolveranno, quali forme assumeranno nei prossimi anni?
Se dovessimo prefigurarci come saranno costituiti gli smartphone dei prossimi anni, di certo dobbiamo prendere in considerazione il formato più futuristico al momento in circolazione, che corrisponde ai modelli foldable.
In base a come andrà il mercato e a come questi smartphone saranno recepiti dal pubblico (anche sulla base di quanto siano “abbordabili”, visto che i prezzi di lancio sono risultati proibitivi per molti), la novità introdotta da questa soluzione potrebbe costituire effettivamente la base per i modelli di telefono del futuro.
Senza dubbio, inoltre, gli smartphone 5G saranno all’ordine del giorno: la connessione che adesso vediamo come neonata (ma su cui si lavora da più di 10 anni ormai) sarà la connessione di punta nei prossimi 10 anni, nonostante il 4G verrà comunque rinforzato e reso più capillare sul territorio, nonché più performante.