L’anno scorso è stato un anno particolarmente proficuo per l’App Store di Apple. Un guadagno che arriva dalle piccole spese di ogni proprietario di iPhone. Un dollaro qui e un dollaro qui, ecco che il giro di affari per il 2019 è arrivato a toccare i 61 miliardi di dollari ai quali vanno aggiunti altri 413 miliardi dovuti ad altri servizi che passano per il mercato degli iPhone.
A questa somma manca una fetta, i 45 miliardi di dollari che sarebbero i proventi dovuti alle pubblicità delle app e ai servizi aggiuntivi di molte di essere, come i contenuti extra dell’app da gaming. Si tratta di un’enormità soprattutto considerando che Apple si è presa una bella fetta di tutto questo, tra il 15% e il 30%.
Quando si dice che Apple guadagna di più coi servizi che con le vendite dirette di hardware, tra iPhone, MacBook e quant’altro, è tutto vero. Una cosa da sottolineare è che si tratta quasi tutto di profitto visto che le spese di gestione sono molto poche. Un’iPhone costa, ma anche produrlo non è così economico.
Apple: il successo dell’App Store
L’App Store non è da sottovalutare nella sua interezza. Apple ha commissionato uno studio importante per cercare di valutare l’impatto dello store sulle economie di tutto il mondo. Uno strumento che muove 519 miliardi è un qualcosa di fatto più ricco di molti paesi.
L’impatto però arriva anche molto in piccolo. Le consegne a domicilio che avvengono tramite lo store vanno a coinvolgere molte micro realtà che altrimenti avrebbero avuto vita difficile, o non sarebbe esistite del tutto. Quindi sì, l’app store muove miliardi e miliardi di dollari, ma ci sono movimenti difficilmente quantificabili.